Cosa deve fare chi entra in Italia per la
prima volta ?
Ci sono vari modi per entrare in un paese straniero e tanti modi anche per
uscirne, ma io credo che per la propria sicurezza, non intesa come incolumità
fisica ma come sicurezza a livello di prospettive future, crescita e tutela dei
propri diritti è sempre da fare in maniera legale e nelle regole previste dai
vari ordinamenti giuridici.
Molti chiedono sempre ;
<< ma una volta
arrivato in Italia cosa deve fare lo straniero ? ...
...dove deve andare
?
...entro quanto tempo
bisogna fare le "carte" per il permesso di soggiorno ? >> ;
Innanzi tutto bisogna vedere per che motivo ufficialmente dichiarato è
entrato in Italia.
Comunque il cittadino extra comunitario per entrare regolarmente deve
possedere un visto che lo autorizza l’ingresso, con ovviamente indicato il
motivo per il quale è stato autorizzato all'ingresso e viene applicato
sul passaporto.
I motivi previsti dalla legge per ingresso in Italia sono diversi, ma i più
usuali sono ovviamente: lavoro, famiglia, studio, turismo ...
Brevemente riporto la descrizione delle tipologie di visti di ingresso in
Italia che trovate in tutti i dettagli anche di costi, modalità e tempistiche
nel sito del Ministero degli Affari Esteri, più precisamente a questo link :
- Visti di breve durata, previsti per soggiorni fino a
90 giorni su un periodo di 180 giorni, calcolato a partire dalla data di
primo ingresso nello spazio Schengen;
- Sono i visti Schengen uniformi (VSU) e i visti a
territorialità limitata (VTL). I visti uniformi sono validi per l’intero
territorio degli Stati Schengen; i visti a territorialità limitata,
rilasciati solo in via eccezionale, sono validi per il territorio di uno o
più Stati membri ma non per tutti;
- Visti di lunga durata, cioè sempre superiore a 90
giorni. Sono i visti nazionali (VN). I visti nazionali consentono
l’ingresso per lungo soggiorno solo nel territorio dello Stato che li ha
rilasciati e di circolare, anche in attesa del Permesso di soggiorno,
all’interno dello Spazio Schengen fino a un massimo di 90 giorni.
Il visto Schengen uniforme è un visto di tipo C,
il visto nazionale è un visto di tipo
D
Alcuni Stati sono esenti dall'obbligo del visto per brevi periodi e la
lista dei paesi che sono e non sono esenti è inserita nel regolamento UE n. 259/2014 ex n.539/2001
Dopo questa brevissima lezione sui visti vi dico che comunque molto più
semplicemente per capire se dovete chiedere il visto per entrare in Italia
anche solo per fare i turisti seguite le istruzioni della Farnesina nel link
che vi ho sopra inserito.
Tornando a noi, molti Italiani pensano che il visto lo dà la Prefettura o
la Questura o si va dal Sindaco lo si mette in tasca e lo si porta a chi voglio
far entrare.
In realtà per fortuna non è così, il visto è rilasciato dalle
ambasciate o dai consolati italiani nello stato di origine dello straniero.
Lo straniero dopo aver fatto ingresso in Italia, deve :
Se non ha timbro su passaporto di
frontiera italiana:
fare entro 48 ore una dichiarazione di presenza e chi lo ospita una
dichiarazione di ospitalità ;
(es. arriva da Cuba con
volo ed atterra a Madrid in Spagna, la Polizia di frontiera spagnola gli farà
il timbro di ingresso e poi con il volo Madrid - Milano, l' italia non gliene
farà un'altro perchè fra Spagna ed Italia non ci sono frontiere, a questo punto
bisogna determinare con esattezza la data di ingresso dello straniero, e quindi
appena arriva in Italia deve fare la dichiarazione di presenza dove indicherà i
dati precisi del suo arrivo)
mentre se sul passaporto ha un
timbro di frontiera italiana basta che chi gli dà ospitalitá faccia la
dovuta dichiarazione di ospitalità sempre entro 48 ore;
entro otto giorni lavorativi, deve richiedere il permesso di soggiorno, per
lo stesso motivo per il quale gli è stato concesso il visto di ingresso;
Gli stranieri che vengono in Italia per periodi non superiori ai tre
mesi, (non più di 90 giorni) non devono chiedere il permesso di
soggiorno.
Lo straniero che proviene da
Paesi che applicano l’Accordo di Schengen dovrà presentare la dichiarazione
di presenza, entro otto giorni dall’ingresso, alla Questura della provincia in
cui si trova.
Per chi alloggia in strutture
alberghiere costituirà dichiarazione di presenza copia della
dichiarazione resa all’albergatore e sottoscritta dallo straniero.
L’inosservanza da parte dello straniero
della procedura indicata, salvo i casi di forza maggiore, ne determina
l’espulsione;
questa sanzione sarà applicata anche nel
caso in cui lo straniero si sia trattenuto in Italia oltre i tre mesi previsti
nei motivi sopra indicati per i quali non serve chiedere un permesso di
soggiorno.
MOTIVI DI RILASCIO PERMESSO
SOGGIORNO
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